Attacchi di panico: il corpo in rivolta

Ci sono dei momenti della vita in cui ci si sente come una barca nel bel mezzo di una tempesta. Siamo al supermercato, in ufficio o ad una cena tra amici e d'un tratto, senza alcun preavviso, iniziamo a percepire un malessere fisico importante: formicolio alle mani, tachicardia, sudore, dolori addominali, tremori, dolori al petto, nausea e vertigini. Si sperimentano una forte perdita di controllo e il timore di impazzire o di morire. Questi e altri sintomi compaiono in tutta la loro forza e sembra impossibile ritrovare la pace.

Quando poi, trascorso un periodo di tempo più o meno lungo la crisi si calma, subentra una nuova paura: tornerà nuovamente? L'attacco di panico si ripresenterà? Cosa potrò fare in quel momento? Perchè è venuto proprio a me? Che motivi ci sono dietro alla comparsa dell'attacco di panico? 

Queste domande meritano un approfondimento serio e importante: cercare l'aiuto di un professionista appare una scelta fondamentale. Nei miei studi di Psicologia a Cantù e a Milano è possibile fissare un appuntamento e prendersi del tempo per cercare di capire insieme l'origine dell'attacco di panico e come affrontarlo nel caso si dovesse ripresentare. Capire le motivazioni che hanno portato alla comparsa di questo stato di forte malessere è fondamentale per evitare che si ripresentino. Vale quindi la pena andare ad analizzare la situazione attuale che la persona sta affrontando (un momento di stress, difficoltà, cambiamenti di vita,...) o comprendere se ci sono delle motivazioni più antiche che si possono individuare nel corso della vita, come qualche evento o pensiero non pienamente elaborato e digerito, che rischia di riproporsi anche a distanza di tempo presentando tutta la propria sofferenza.