La sindrome dell'impostore e l'effetto Dunning-Kruger
Perchè ci si sente incompetenti anche quando non lo si è? Psicoterapeuta Cantù
Molte persone hanno l'impressione costante di non essere all'altezza del ruolo che ricoprono, non sufficientemente competenti per la mansione che stanno affrontando, nonostante ricevano riconoscimenti esterni e feedback positivi. Molto spesso si tratta della "sindrome dell'impostore" che si presenta come una costante svalutazione di sè e delle proprie capacità.
Il fenomeno, identificato nel 1978 da due studiose americane, Clance e Imes, riguarda varie fasce della popolazione indipendentemente dalle mansioni svolte, anche se sembra essere particolarmente presente tra le persone che ricoprono alti livelli, così come in gruppi di minoranza, negli studenti e nella popolazione femminile. Si tratta infatti di un vissuto sperimentato da molte donne, anche da quelle che sembrano avere, perlomeno alla maggioranza delle persone, reali competenze e posizioni di rilievo: ad esempio le attrici Emma Watson e Kate Winslet, oltre a Michelle Obama.
E' possibile che chi vive questa situazione sperimenti sintomi quali ansia, attacchi di panico, manifestazioni psicosomatiche, oltre a ritenere di non essere all’altezza, avere la certezza che il successo sia dovuto prevalentemente alla fortuna e che un giorno la mancanza di capacità sarà smascherata di fronte a tutti.
La sindrome dell'impostore si può collegare a quello che viene chiamato "effetto Dunning-Kruger" o "paradosso dell'ignoranza": maggiore conoscenza si ha rispetto ad uno specifico argomento, più la percezione di sapere aumenta. La persona che inizia a studiare un tema si sentirà maggiormente capace e consapevole della propria conoscenza. Questo vale entro un certo limite: da un determinato momento in poi, la persona entra in quella che viene definita come "la valle della disperazione", ovvero: più la sua conoscenza si amplia più si renderà conto di avere un notevole numero di nozioni mancanti per dire di sapere bene quell'argomento e quindi si è maggiormente consapevoli di ciò che manca per dire di conoscerlo molto bene. La condizione sperimentata nella "valle della disperazione" tenderà a migliorare solo con il passare del tempo se la persona continuerà a informarsi e studiare il tema. Di seguito troverete un diagramma che rappresenta la curva ideata da questi studiosi che descrive graficamente il fenomeno. Chiaramente chi si ferma all'inizio della curva di apprendimento si ritroverà in una condizione opposta a quella vissuta come "impostori": riterrà se stesso e le proprie competenze, seppur in realtà limitate, come estremamente valide e efficaci.
Per approfondimenti vi invito a vedere il video di David Dunning: "Why incompetent people think they are amazing".