Relazioni tra psicoanalisi e neuroscienze

Relazioni tra psicoanalisi e neuroscienze

Psicoterapeuta a Cantù

Come la psicoanalisi e le neuroscienze dialogano tra loro? E' possibile che i contributi di entrambe queste discipline partecipino ad ampliare la conoscenza che abbiamo dell'essere umano?

Eric Kandel, neurologo, psichiatra e neuroscienziato statunitense, affermava nel 1999, che la psicoanalisi “è la visione della mente più coerente soddisfacente oggi disponibile”. Molti neuroscienziati, da Northoff a Gallese dialogano oggi con la psicoanalisi. Freud stesso era in origine un neurobiologo. Una delle frontiere della ricerca in proposito riguarda gli studi sulla memoria, sul sogno, sui vari tipi di inconscio. A Mauro Mancia, psicoanalista e neuroscienziato, tra gli altri, si devono gli studi sulla memoria implicita e sull’inconscio non rimosso, Tra di essi possiamo annoverare le tracce di quelle esperienze o di quei traumi che abbiamo depositato fin dall’inizio nei primi 3 anni, che non ricordiamo, ma che influenzano la nostra vita. Freud stesso l’aveva intuito. Non possiamo poi dimenticare gli studi sull’Infant Research e sulla Psicologia dello sviluppo. Le osservazioni sulle prime relazioni madre- bambino, sulle dinamiche genitoriali e co-genitoriali nell’allevamento, per non parlare di tutti gli studi dalla gravidanza all’adolescenza, fatti, tra gli altri, da Winnicott, Fonagy e l’italiano Ammaniti, costituiscono il cuore di questo approccio.

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Esiste la specificità di ogni persona che si rivolge a noi e che proprio per la peculiarità del lavoro analitico non può essere semplificata in un sintomo, come invece può fare il medico che studia l’infezione batterica e l’antibiotico specifico. Infine la funzione terapeutica dell’analisi è collegata alla relazione con la stessa persona dell’analista ed è per questo motivo che l’analista serio ha una lunga formazione professionale fatta per molti anni dalla sua stessa analisi personale e da supervisioni di casi e seminari.

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Cambiare una persona non è un’operazione magica, necessita di tempo. Ricerche prodotte da molti gruppi tra cui il Columbia Center Research o la Menninger clinic, per citarne solo due, mostrano come i trattamenti analitici conseguono risultati più stabili e duraturi nel tempo e inducono miglioramenti rilevanti o una maggiore capacità di gestire i conflitti. Un lavoro psicoanalitico non è un processo semplicistico".

Questi stralci dell'articolo di Anna Maria Nicolò sono stati adattati da:

https://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2019/11/18/news/con-la-psicoanalisi-curiamo-la-sofferenza-i-pazienti-lo-sanno-chi-la-critica-no-1.340928, de "L'Espresso" pubblicato il 18 novembre 2019.