Gli adolescenti e la pandemia

Gli adolescenti e la pandemia

Psicologia psicoterapia a Cantù

Gli adolescenti, alle prese con le nuove sfide che il periodo pandemico mette loro di fronte, stanno facendo molta fatica ad affrontare la quotidianità.

Molto spesso le giornate sono uguali e immobili: si alzano dal letto, spesso indossano una felpa sopra al pigiama per dare ai professori la parvenza di essersi vestiti e durante la mattinata seguono le lezioni a distanza. Dopodiché il pranzo, condiviso con i familiari, oppure in solitudine. Molto spesso nel pomeriggio si ritrovano a passare il tempo ancora nella stessa stanza. I momenti di studio si fondono con quelli di pausa, svago e sfogo, trascorsi sempre all'interno della propria cameretta. I social network diventano l'unica finestra relazionale sul mondo. La giornata, a questo punto, sembra ancora più stancante che essere stati fuori casa tutto il giorno. E anche quando gli spazi non vengono vissuti in solitudine ma condivisi con fratelli o altri membri della famiglia, questo può portare a mancanza di concentrazione nel corso della lezione che si sta seguendo o dei compiti che si stanno facendo.

Uno dei momenti di parziale contatto con altre persone al di fuori del nucleo famigliare sembra essere quello della didattica a distanza. La scuola della didattica online presenta però caratteristiche estremamente diverse da quelle dello stare in classe, a contatto con insegnanti e compagni. Le dinamiche di classe non sono colorano più la loro quotidianità. Il momento della merenda, il rito dei bigliettini, la ricreazione e scambiarsi sguardi, sorrisi e abbracci non ci sono più. Manca ovviamente anche la parte meno piacevole del frequentare la scuola in presenza, ovvero tutte le difficoltà che avere a che fare con un gruppo eterogeneo di persone comporta (scambi di opinioni, timidezza e difficoltà), ma è anche vero che proprio in queste sfide i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di conoscere se stessi e gli altri, entrando in contatto con le proprie fragilità ma anche, e soprattutto, con le proprie risorse. 

Gli adolescenti percepiscono questa chiusura in maniera molto forte; manca svolgere attività fisica condivisa con i coetanei, così come fare amicizia con i compagni e conoscere persone nuove. Gli alunni che frequentano i primi anni di un corso scolastico non hanno avuto modo di fare amicizia all'interno del proprio gruppo classe così come avrebbero potuto fare in presenza. Al contempo, per chi sta concludendo il percorso di studi, è difficile rendersi pienamente conto di aver raggiunto il termine di un pezzo di strada fatta, elaborandone la mancanza e dandone un senso.

Lo sconforto e la stanchezza sono molto presenti. E' quindi importante dare voce e parola alle emozioni che si provano trovando uno spazio per essere comprese e legittimate. E' anche importante per i genitori riuscire a trovare le risorse per affrontare questo momento. Per fare ciò è possibile prendere un appuntamento per un supporto psicologico.