Social network e immagine di sè

Social network e immagine di sè

Psicologia Cantù

I social network sono parte della quotidianità e permettono di intessere nuovi rapporti di amicizia, di conoscenza o di lavoro, oltre a rinforzare quelli già esistenti. Attraverso la condivisione di foto, video, articoli online è possibile dare notizie sulla propria vita e su ciò che piace. In alcuni casi ci si trova di fronte ad un vero e proprio intreccio tra la vita reale e virtuale; la sfida è trovare una linea di demarcazione tra il buon utilizzo dei social media senza che essi guadagnino una parte fondamentale della nostra quotidianità. Essere attivi sui social porta il vantaggio di sentirsi appartenente ad un gruppo di persone, seppure le relazioni che avvengono in quel contesto siano fortemente mediate dalla piattaforma utilizzata. Quando si mostra parte della vita e del proprio modo di essere molto spesso si riceve un rinforzo sociale, seppur sotto forma di like, gif e commenti positivi. Come si mostra la propria vita (o meglio, gli aspetti positivi e desiderabili di essa), molto spesso tralasciando i momenti in cui ci si sente più vulnerabili e tristi, allo stesso modo siamo spettatori delle vite degli altri. Ma in che misura ciò che viene mostrato sui social corrisponde pienamente a ciò che proviamo? Ciò che postiamo descrive una soddisfazione concretamente percepita in maniera autentica? A questo proposito i fratelli Shaun, Andrew e Steven Higton insieme al produttore Espen R. Pettersen hanno ideato e messo in scena un interessante cortometraggio (si può vedere in fondo a questa news) dal titolo "What’s on your mind"  inerente le insidie della vita presentata sui social e su come questa si possa discostare dalla realtà. 

Sia per gli adolescenti che per gli adulti la presentazione di sè sui social ha delle importanti ripercussioni sulla percezione dell'aspetto fisico. In particolare gli adolescenti sono immersi nel modo online fin da piccoli e questo può portarli a dare ulteriore centralità ai social media. Ci si sofferma sulle foto cercando di analizzare ogni particolare e riflettendo su come esso si discosti dalla percezione che si ha del proprio aspetto fisico. Molto spesso si esce da questo confronto perdenti, con un'immagine del proprio corpo e conseguentemente di Sè che lascia insoddisfatti, irritati e delusi. Da qui l'utilizzo di immagini alterate, sui social così diffuse, avvalendosi di filtri e correzioni a foto e video, come a sostegno del fatto che il proprio corpo e la propria esteriorità non vada bene, ma debba essere ritoccata per poter essere presentata agli altri e apprezzata; si sente di dover correggere labbra, occhi, pelle, silhouette. Questi aspetti assumono un ruolo particolarmente importante per gli adolescenti: l'importanza dell'immagine corporea per sentirsi "normali" e desiderabili, con un corpo in continua trasformazione, di cui non si conoscono ancora le bellezze, che sembra strano e diverso, è centrale per il momento di vita che devono affrontare. Oltre a ciò i ragazzi hanno la necessità di sentirsi parte di un gruppo: si tratta di un processo estremamente faticoso ma di cui hanno fondamentale bisogno. E in quest'ottica i social network hanno da un lato il vantaggio di far sentire maggiormente protetti, mentre dall'altro si è paradossalmente più esposti a critiche che possono poi essere lette da chiunque e condivise online con altre persone.