Nativi digitali vs. immigrati digitali

Nativi digitali vs. immigrati digitali

Come la tecnologia influenza la vita dei bambini e degli adulti. Psicologo a Cantù

Il mondo in cui viviamo ci pone di fronte a nuovi modelli e nuove modalità di comunicare e relazionarci con gli altri. Ci confrontiamo infatti sempre più spesso con la tecnologia, che diventa uno strumento utile e talvolta necessario al mantenimento delle relazioni più o meno significative della nostra vita. 

Esiste una sostanziale differenza tra come i bambini e gli adolescenti si rapportano alla tecnologia e come la utilizzano gli adulti. I primi infatti vengono chiamati nativi digitali in quanto nati e cresciuti in un mondo già impregnato di tecnologia e abitato da chat, social network e blog. Per i nativi digitali i termini "computer", "tablet", "smartphone" sono entrati subito a far parte del gergo quotidiano. 

Gli immigrati digitali sono invece persone che erano già adulte quando questi strumenti hanno fatto la loro comparsa e che quindi hanno dovuto abituarsi alla presenza della tecnologia. In alcuni casi hanno avuto difficoltà ad apprendere come utilizzarle, dovendosi abituare alla loro presenza e al loro uso. 

Non si tratta soltanto di una differente alfabetizzazione inerente all'uso della tecnologia, ma anche di un differente modo di pensare alle cose della vita e al modo di rapportarsi alle altre persone. Se pensiamo come nei decenni passati un certo tipo di conoscenza fosse diverso, ci rendiamo immediatamente conto del cambiamento che coinvolge tutti noi: se ci trovavamo di fronte a una mancanza di conoscenza di un determinato argomento si chiedeva ad una persona più esperta oppure si consultava l'enciclopedia. Ora i motori di ricerca ci aprono un mondo di conoscenze che sono semplicemente a portata di click. (Quanto poi questa conoscenza sia illusoria è un interrogativo da approfondire...)

La presenza di queste differenze determina uno scarto comunicativo e relazionale importante, composto da vari aspetti:

  • i genitori vengono delegittimati in quanto non-esperti, o quanto meno con un assetto mentale diverso da quello dei figli;
  • il ruolo della trasmissione educativa tra le generazioni svolge un ruolo diverso, con il rischio di essere sostituito dalla ricerca su google;
  • essere nativi digitali può dare l'illusione di essere esperti in questo campo e sentirsi di poter avere tutto sotto controllo rispetto a quanto accade on-line;
  • i nativi digitali hanno meno esperienze relazionali incentrate su un contatto diretto con altre persone.

Sicuramente il divario tra queste due realtà comporta una grande sfida da affrontare, sia per i bambini sia per gli adulti. Nel caso in cui si ritenga utile un approfondimento di alcune tematiche o un supporto psicologico rispetto ad alcune difficoltà incontrate, è possibile prendere appuntamento a Cantù o a Milano per riflettere su come affrontare meglio la situazione che si sta vivendo.