L'arte come nascita e trasformazione
Confronto tra arte e psicoterapia
La produzione artistica ha molte connessioni con ciò di cui il bambino fa esperienza nel corso dei primi mesi di vita; la costruzione della mente, infatti, passa attraverso il sensoriale, che è legato a ciò che appare e a come esso si mostra. Per lo sviluppo e la costruzione della psiche è fondamentale che la madre, o la persona che si occupa del bambino, lo aiuti a dare senso a ciò che il neonato percepisce all'interno di se stesso e nel mondo. Questa operazione che avviene in ogni momento della giornata permette al bambino di trasformare ciò che per lui è una percezione senza senso in un significato. E' proprio la relazione tra chi ha il ruolo di cura e il bambino a farci capire come si sviluppa la psiche e la mente.
Detto questo, come l'opera d'arte può aiutarci a sviluppare un modo diverso di vedere le cose? E come questo processo può essere prezioso al punto tale da poter essere utilizzato anche per i fatti della nostra vita?
Pensiamo al periodo romantico nella pittura; pensiamo ad esempio all'opera di Caspar David Friedrich "Viandante sul mare di nebbia" (https://it.wikipedia.org/wiki/Viandante_sul_mare_di_nebbia): l'uomo viene raffigurato come un piccolo soggetto che osserva qualcosa di nebbioso, indefinito e minaccioso da una distanza di sicurezza. Anche se andiamo a osservare il dipinto di William Turner "Il naufragio" (https://it.wikipedia.org/wiki/Il_naufragio) troviamo come noi stessi, in quanto fruitori dell'opera, siamo nella condizione di osservare una situazione disastrosa e traumatica, quale quella di un naufragio, in maniera esterna.
Contemplare ciò che ci minaccia da una certa distanza permette di trasformare lo sgomento che proviamo di fronte a un trauma utilizzando la simbolizzazione e ponendoci di conseguenza in una posizione di sicurezza. All'interno del percorso psicologico questo avviene attraverso l'uso del linguaggio che è strumento di osservazione, ragionamento e trasformazione. Così come guardando un'opera artistica, il linguaggio permette di vedere ciò che sta accadendo da più lati e prospettive, trovando nuove sfumature e significati, operando così una trasformazione. E come nell'arte ci si sente più umani vedendo le cose da un punto di vista diverso, così all'interno del percorso psicoterapeutico si può osservare ciò che si sta vivendo da un altro punto di vista, che arricchisce e porta maggiore leggerezza alle difficoltà che si stanno vivendo. Questo è possibile in un'ottica intersoggettiva, ovvero con l'aiuto degli altri, attraverso l'ascolto attento e la sincronizzazione emotiva all'interno della terapia.
L'arte consente di capire come si riesce a trasformare una situazione difficile in una nuova nascita. L'incontro con l'esperienza traumatica, di cui facciamo esperienza immersi in un'opera d'arte o all'interno della psicoterapia, permette una nascita, ovvero la creazione di qualcosa di nuovo. E come nella poesia "Nascere non basta":
"Nascere non basta.
E' per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno."
Pablo Neruda
Per approfondire il tema:
"L'ora della nascita. Psicoanalisi del sublime e arte contemporanea" - Giuseppe Civitarese, 2020. Ed. Jaca Book