Narrazione e creatività
Legami tra narrazione e psicoterapia
Molte volte in film e serie tv lo psicoanalista viene descritto come colui che sta seduto ad ascoltare silenziosamente ore e ore di parole del paziente. Molto spesso, in maniera quasi caricaturale, sembra che lo psicoterapeuta si trinceri dietro un'espressione pensosa e incuriosita senza proferire parola. Lasciando per un attimo da parte la visione antica dello psicologo come "schermo bianco", ovvero come di un professionista che cercava di non interferire con il pensiero del suo cliente, ci possiamo comunque interrogare sull'utilità di lasciare che chi si rivolge a uno psicologo possa parlare apertamente di ciò che vuole, molto spesso decidendo egli stesso gli argomenti su cui concentrarsi.
Secondo il famoso psicologo Jerome Bruner è utile sviluppare il cosiddetto “pensiero narrativo”, rappresentato da quella abilità cognitiva attraverso cui le persone strutturano la propria esistenza e le danno significato; attraverso il racconto, l’uomo riesce ad organizzare la sua esperienza e ad interpretare gli avvenimenti dando loro una cornice, uno svolgimento e un senso. Avviene all'interno della narrazione della propria storia qualcosa che si avvicina alla creazione e narrazione della favola o alla lettura di un libro. Fin da piccoli siamo abituati a sentire qualcuno che si prende cura di noi che legge delle fiabe in cui l'impavido eroe, pur affrontando il problema iniziale e le successive peripezie, riesce infine a raggiungere il lieto fine. Da questa narrazione il bambino trae un insegnamento etico e di comportamento che cercherà di fare suo, adattandolo alle caratteristiche che scopre in sè e da cui cercherà in alcuni momenti di differenziarsi.
La narrazione all'interno del percorso di sostegno psicologico o della psicoterapia è un processo condiviso con il terapeuta, che accompagna il paziente attraverso ciò che sta vivendo nel "qui e ora", cercando delle connessioni con ciò che la persona ha vissuto all'interno della propria storia di vita. Questo passaggio tra presente e passato, che possiamo raffigurare come un filare la tela, permette di formare un tessuto, ovvero un racconto coerente e di senso rispetto a Sè e a ciò che accade nel momento attuale. La relazione, anche quella con il terapeuta, è uno strumento importante per capire ciò che succede e ciò che è accaduto nel passato, nell'ottica di formare in maniera creativa nuove modalità di pensiero, sentimento, comprensione e comportamento che siano più adattative e utili.
Se lo si desidera, è possibile iniziare un percorso psicologico prendendo appuntamento sia telefonicamente che via mail.